Quasi un sfida a farsi catturare dalle spire di un sentimento amoroso quella di Veruska Vertuani, e a plasmare così la sua identità, sempre provvisoria, “…creata col sangue impastato nel vento / bizzarra e imbizzarrita”. Alla riflessione interiore corrisponde la riflessione esterna di un punto di vista sulle cose che rifugge gli stereotipi, la legge della consuetudine e sembra fortificarsi nella sua mobilità attraverso la dualità erotica: “divertiti a vestirmi di stracci o broccato / meretrice come imperatrice…”.
Letizia Leone
CARTA DI IMBARCO
Io sono quella
che rende il sempre un errore
non importa se seguito da un mondo positivo,
dà fastidio il “sempre”.
Sono quella
che lega gli alluci alle nuvole e ti fissa capovolta
per darti la prova che il punto di vista non è stato creato
dalla tua vista.
Quella, bravo! Quella sono proprio io
sempre e comunque a leccarmi le dita
perché l’amore ci cola sopra, e non torna.
Creata col sangue impastato nel vento
bizzarra e imbizzarrita
eppure pronta a rapire un battito al cuore
porgerlo alle labbra
perché mi stai regalando un fiore, ed è di campo.
Una calamita che attrae la fame
chiamami coi connotati più complicati
divertiti a vestirmi di stracci o broccato
meretrice come imperatrice,
lascio che sia il tuo concetto di probabilità a decidere.
Per saziare l’indecisione
non ho bisogno di infiniti lanci di moneta.
Basta il colpo secco del mio sorriderti…
scommetti uscirà proprio quella?
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