Nei testi di Valentina Ciurleo tratti dalla raccolta Libro aperto la scrittura assolve una funzione confessionale e salvifica. La torre, simbolo di isolamento iniziatico, rappresenta l’esperienza viva dello scavo interiore e del silenzio. Lo slancio e l’energia per avventurarsi nel “limite invalicabile” con l’ausilio della poesia.
Letizia Leone
Libro aperto
Lì, di fronte a quella fiamma
siede un libro
–è aperto–
“detta” le pose:
le braccia scrivono
l’inchiostro
bagna pupille
solitarie.
L’atmosfera
rossa di passione
–smaschera–
due volti nudi
leggono
e le profondità emergono.
Il coraggio di un sognatore
è proprio questo
la capacità di tuffarsi
in un’illusione
con tutto il corpo.
Il colpo
è relativo.
Conta l’intensità
il volume del desiderio.
più è alto
più lo senti.
***
Torre
Era “chiuso” in quella torre
taceva
e sentiva tutto.
Limiti invalicabili
una diga che trattiene.
La vera voce è quella
quella interiore
che nessuno sente.
La bellezza è proprio
questa legarsi in un silenzio
celare il palpito
chiudersi in due.
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