Iraniana, compie i suoi studi in California dove si trasferisce per diversi anni. Quando negli anni ’90 torna nella sua patria trova la condizione sociale fortemente cambiata con l’insediamento della repubblica islamica. Da quel momento comincia a rappresentare la condizione della donna in Iran e l’obbligo del chador nero.
Nel suo film Turbolent utilizza due proiezioni poste una di fronte all’altra; un uomo e una donna iraniani che cantano rivolgendosi l’uno verso l’altra, alternandosi.
Lui ha un pubblico di soli uomini, mentre lei nessuno.
È un duello tra sessi che non potrebbe mai avvenire nella realtà islamica patriarcale, perché alle donne non è permesso cantare in performance di questo tipo. In questa invece, il prevalere della voce femminile, vittoriosa su quella del suo “antagonista”, simboleggia la necessità dell’annullamento dei limiti imposti da quel tipo di società.
segue…………………….
…………………………
Lascia un commento