Numero di Settembre – Spaesamenti

Spaesamento”, è la scritta del cartello stradale che vi invitiamo a seguire, per perdervi nel tragitto, per poi ritrovarvi nelle vostre creazioni.

Quello dello spaesamento non è niente di più che un punto di vista privilegiato, che ci consente di cogliere ad arte gli oggetti della nostra esperienza. Una condizione che frequenta il paradosso, e che può renderci stranieri nel nostro paese, estranei alla nostra stessa casa. Che segnala eccentricità e mette in moto processi di decentramento creativo.

Inaspettatamente smarrito, estraneo al proprio ambiente, dentro e fuori ad un tempo, è chi si trova ad esperire spaesamento.

Spaesato è colui che non si sente cittadino a casa propria, pur senza aver ricevuto alcuna notifica di espulsione; ovvero colui che si sente perso finanche nella propria città. S-paesarsi è percorrere quindi la crepa tra l’oicos e la polys, senza decidersi sul pubblico né sul privato. In bilico tra la Legge e i propri affari. Si abita così l’assenza del diritto ad abitare il proprio mondo.

E si avverte novamente la percezione dell’inadeguatezza di artista alla propria stessa arte, come se nello spazio tra l’opera e la mano, tra il tasto e la mente, tra l’occhio e l’immagine, vigesse da sempre la legge della separatezza. Separati dall’arte come condizione stessa dell’arte, gli artisti.

Spaesati per definizione, conosciamo bene i luoghi dell’estraneità, perché straniera è sempre la nostra casa, spostati eppure a posto. Non resta che prestare attenzione al nostro esser sempre un po’ più in là dal centro, e rappresentarlo per Diwali!

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Aspettiamo i vostri materiali poetici, fotografici e multimediali al consueto indirizzo di posta elettronica diwalirivistacontaminata@gmail.com

Termine ultimo fissato al 1° Settembre 2014.

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