Marino Santalucia

Bocca e seni
tatuati dai miei morsi,
nell’estasi amorosa
cantano i corpi.
Le nostre mani scivolano
cera calda
nell’impronta dei nostri fiumi,
s’incontrano in un letto
senza affluenti,
aspettano la piena
che irrompe al sorgere della luna
come l’alta marea
sulle nostre spiagge.
Lasciami disfatto.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*