Nasce e vive a Roma.
Studi filosofici la conducono a uscire dal territorio occidentale per volgere lo sguardo in direzione dell’Oriente, della cui filosofia s’innamora tanto da scegliere di diventare insegnante di yoga. Danzando in vasti spazi incontra il training autogeno, la danzaterapia, il pilates, discipline tutte che insegna lasciandosi sempre accompagnare dall’amore per la poesia, che negli anni è sfociato in diverse pubblicazioni, l’ultima delle quali, Iratae (contrasto poetico a quattro mani con Antonia Rizzo, Fusibilia edizioni), tocca un tema a lei particolarmente caro, la persecuzione delle streghe.
Intreccia spesso i suoi versi ad altre forme d’arte, creando performance in cui la danza esprime il doppio fondo della parola, i video (che lei stessa gira e cura) parlano immagini che stridono col parlato, la musica slega ciò che solo in apparenza si mostra legato.
Toccata dal morso della Taranta e devota agli antichi dei, è ballatrice di danze popolari e membro della compagnia di ballo SciaraBballo; suona, abbandonandosi alla mania, il tamburo a cornice.
Ha collaborato con il Circolo letterario Bel-Ami (per il quale ha creato e condotto laboratori di poesia), con la Nero Press (per la quale si è occupata della rubrica Black Poetry), e, trapassata dal futuro – insieme a Laura Di Marco – si è esibita in performance steampunk nel duo Le Crudeltà Barocche.
Attualmente direttore editoriale di Diwali – Rivista Contaminata, aspetta ogni anno di tornare alla terra del ri-morso, recitando sotto voce i versi di colui che ritiene il suo Maestro: «io sono una forza del Passato./ Solo nella tradizione è il mio amore».