Un filo colorato si dipana sotto gli occhi dei lettori lungo questa tredicesima InSistenza, guidandoli, come un moderno gomitolo di Arianna, attraverso il labirinto costituito dai contributi artistici proposti: attraverseremo, pertanto, la nuvola rossa di Chiharu Shiota (Helmut Shilling), istallazione presentata alla biennale di Venezia 2015, vascello dalle vele costituite di molteplici nodi che trattengono le chiavi rinvenute un po’ ovunque, testimonianze del tempo e delle esistenze di coloro che le hanno possedute; ci districheremo quindi attraverso le proposte letterarie di Valentina Meloni, in cui, tanto in Oriente quanto in Occidente, il filo, ancor più se di colore rosso, si fa metafora del destino che lega in modo indissolubile gli amanti, poi incontreremo le istallazioni viventi di Thomas De Falco (Geremia Doria), le sue protosculture di corpi avviluppati in fili di lana, dove spicca il contrasto tra modelli umani che le animano e fili che li trattengono e imprigionano, per perderci infine tra le scenografie da incubo delle Celle di Louise Bourgeois (Simone Scaloni), vere e proprie ragnatele di metallo arrugginito, realizzate con oggetti ready-made, grazie alle quali l’artista, come anche con le sue Sculture morbide, riesce a trasmetterci e, così esorcizzare, gli incubi che l’hanno abitata sin dalla gioventù.
Saremo in grado, noi lettori, di ritrovare la via d’uscita come Teseo oppure resteremo impigliati in uno dei tanti nodi del percorso?
Alessandra Carnovale
Lascia un commento