La prima InSistenza

Volto come.

Volto come maschera.
Volto e maschera.
Volto come ritratto.
Volto come moderna icona e raffigurazione della contemporaneità.
Volto come trasformazione e documentazione del tempo che passa.
Volto come materiale grezzo da lavorare e su cui imprimere il proprio progetto artistico.
Volto come il percorso artistico e filosofico che si snoda davanti al lettore in questo numero della rivista Diwali.

Dalla dialettica reciproca di volto e maschera e l’alterità di Eva Matilde Brentano, alla New York anni ‘90 con l’arte neo-romantica del ritratto di Elizabeth Peyton, con i suoi tratti di individualità e universalità dei soggetti raccontata da Geremia Doria, alla raffigurazione iconica della contemporaneità attraverso la pittura materica e dalle pennellate vigorose dell’artista sino-francese Yan Pei Ming descritta da Valerio Francola fino agli opposti modi di incarnare e utilizzare a fini artistici la propria faccia in Opalka e Orlan nel saggio breve di Letizia Leone: documentazione quotidiana degli impercettibili mutamenti arrecati dal tempo nel primo e manipolazione chirurgica e progettazione del proprio viso per farlo aderire ad un progetto artistico per la seconda, il volto ci si rivela nella sua natura di strumento fecondo di molteplici ispirazioni
e interpretazioni culturali.

Alessandra Carnovale

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