regia di Lorenzo Lombardi – voce e musica di Beatrice Gjerlji – abito di Vincenzo Colella – Il video è liberamente ispirato al libro “Predictions” di Peter Handke – 2011.
Artista che tratta la tela come fosse pelle. La ricama per rivelare i segni del vissuto di ogni soggetto che sceglie di ritrarre. Ogni sua opera è dunque metafora epidermica su cui rin-tracciare vissuti. E il punto di partenza della sua ricerca è il ricamo. Quest’arte antica fatta di precisione, lentezza e disciplina. Punto di partenza – come lo fu per una delle artiste più libere e autonome della storia dell’arte, Rosalba Carriera, che dai pomeriggi di infanzia trascorsi ad osservare sua madre ricamare sentì sbocciare il desiderio di disegnare – e metodo. Per Ilaria l’atto del ricamare è diventato il modus vivendi et operandi: il linguaggio.
Snodando nodi, cucendo ferite, ricamando sindoni, tracciando e sfilacciando percorsi, Ilaria attende ed opera redenzioni. Impossibile non citare – assai prevedibilmente – l’omerica Penelope della quale Ilaria sembra essere trasposizione post-moderna.
# Le braccia solleveranno pesi come braccia che sollevano
# Il sangue scorrerà caldo come sangue caldo
# Le dita annoderanno come dita che sanno annodare
# Le gambe correranno come gambe che fuggono
# Il tonfo sordo della testa caduta, sarà come un tonfo sordo
# Gli occhi si apriranno come occhi che si aprono
# La pelle avrà la fragilità della pelle
Sara Lombardo
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