Francesco Vico

N6_v3Un perdersi nella propria identità è ciò che ci fa percepire Francesco Vico, che parte da noi stessi ed è al contempo parte di noi stessi. Ed allo stesso modo di quando si fissa un oggetto a lungo fino a perderne la certezza dei contorni, o si pronuncia la stessa parola sino a smarrirne il significato per come lo si conosce e renderlo un termine estraneo, così lo scrutarsi a lungo il viso davanti ad uno specchio destruttura contorni somatici, ma anche comportamenti e convinzioni, ci fa fuoriuscire dal nostro “io” inviando indietro un’immagine che disorienta al punto da chiedersi “Chi sono?”.

Laura Di Marco

 

 

 

RIFLETTERE

e forse davvero sono io questo:
gli occhi segnati, i peli nel naso,
il naso attaccato di sbieco
(che poi ho scoperto
che il mio naso di solito è dritto,
è la testa che tengo inclinata).
Lo guardo negli occhi, mi guarda
negli occhi un momento, sembra riflettere.
Poi una voce lo chiama per nome
si asciuga le mani ed esce dal bagno
io resto qui nello specchio e mi chiedo
“se lui sono io
io chi sono?”

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