Davide Cortese – OBAMA OSAMA KOROWA MILK BAR

È musicale lo scritto che ci propone Davide Cortese ma non per questo meno verbalmente incisivo. È quasi onirico il suo testo, con rievocazioni apparentemente legate solo da assonanze verbali ma rivelatrici, ad una più attenta lettura, di realtà spietate ed urli che attraverso mescolate citazioni riecheggiano nel tempo: da Kubrick e a tutta la violenza del suo “Arancia Meccanica” fino alla Francia di Luigi XV. (Laura Di Marco)

 

OBAMA OSAMA KOROWA MILK BAR

 

Obama. Osama.

Korowa Milk Bar.

Pistole e diamanti di Madamigella Cunegonda.

Angeli impiccati agli alberi di Golconda.

Diorama. Alabama.

Nabucodonosor.

L’incantatore che tace il nome del cobra.

Il silenzio che rivela il suono abracadabra.

Nebraska. Nevada.

Korowa Milk Bar.

Fiore segreto tra i rami della jacaranda.

Bacio mai dato una notte a Samarcanda.

Nebraska. Nevada.

Nabucodonosor.

Il libro che Gutenberg dimenticò a Magonza.

La bocca che invoca ancora garmonponzia.

Vanilla. Carmilla.

Korowa Milk Bar.

Le chiavi cercate per le porte aperte.

Il mio anello al dito della Santa Muerte.

Il fado. Eldorado.

Nabucodonosor.

Kermesse di ferite sul velluto del mio petto.

Il gotha del dolore riunito al mio cospetto.

Sator Arepo Tenet Opera Rotas.

Gilgamesh.        Ganesh.

Après moi le déluge!

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