Carlo Travaglini Allocatelli: La vita segreta degli edifici

Queste fotografie sono state originariamente ispirate da un quadro visto per caso nella vetrina di un negozio qualsiasi. Si trattava di una prospettiva di due edifici, affacciati l’uno di fronte all’altro; non c’era molto di più di due terrazzi e un poco di cielo, ma quell’immagine comunicava inaspettatamente qualcosa. Raccontava la storia di una relazione intima tra i due palazzi, una relazione forzata che si estendeva nel tempo da molti anni, indifferente alla vita delle persone che avevano vissuto tra quelle mura.
È stato allora che ho realizzato che la città è piena di storie, di ambizioni, di passioni, ma queste storie non sono raccontate dagli abitanti delle città. Queste storie sono raccontate continuamente e con un linguaggio misterioso, dai palazzi delle città, dalle loro finestre, dai terrazzi… Le case delle città hanno evoluto una vita propria, distante e dilatata nel tempo, che scorre su un piano temporale che è diverso dal nostro. È sufficiente
camminare per la città e prestare solo un po’ d’attenzione per poter ascoltare misteriosi racconti di solitudine, d’amore, di arroganza o di amicizia; a volte i palazzi parlano tra di loro, altre volte con la luce del cielo o con le nuvole. Non mi è mai capitato di ascoltare nulla dalle persone, che sembrano aggirarsi per le città come muti fantasmi.
Io credo che ascoltare e collezionare queste storie raccontate in un’altra lingua sia forse l’unica maniera di descrivere la città, oggi.

 

Carlo Travaglini Allocatelli

 

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Carlo Travaglini Allocatelli – All rights reserved
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