Dove il palato è denso
trema forse un inseguimento,
tardivamente ambrato.
Mani ampie aderiscono al suolo
come trombe propiziatorie
e comprimono il caldo disegno del corpo
con impavido inseguimento.
Gli amanti piombano riarsi
e catalizzati su acide rive,
attaccati alle spighe,
come tele drastiche ed essudative.
Eri saldo e arcuato nella cruda ricerca
di superstiti seni incendiari.
Guidato da frecce mutando le forme
fiutasti chinato le bianche porzioni irrorate del dorso.
Poiché il volto venisti a cercare
la brillantezza rimase protratta sui folti capelli.
La bocca in pulsione digiuna e mimetizzata
fu un’ urna contratta e audace sembianza.
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