Andrea Borrelli

Uno scenario urbano, notturno. Andrea Borrelli cammina sotto le luci dei lampioni e dell’ispirazione poetica. Non ci sono altre forme di vita in questo testo, solo il poeta e una foglia che cade. Un cammino a passo svelto, in cerca di riparo, di sicurezze che sembrano perdersi nell’oscurità della notte. In questo percorso solitario l’autore riuscirà a ritrovare se stesso? La risposta si cela forse negli ultimi versi.

Flavio Scaloni

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La strada

Passi di tronchi cementati
In basi da pose apposta
Che ci cammino sopra
Buchi e crateri a costa
Lungo i cordoli nelle corsie
Gli scafandri con gli animali
Corrono veloci a darsi il cambio
Fottono dentro orgasmi da gas di scarico
A due, a tre no, a quattro
Fine corsa in freni a mano
Di strie che strusciano cerchi
E su una vecchia sabbia disegnano
Il percorso dei partecipanti
Le mani nei saluti
Mozzate al clacson
Annunciano l’arrivo
Sventolando le portiere
E vedo solo cattedrali di pelle
A me si posano gli occhi
I rombi appesi a festa
Suonano la parte del vento
Che si distrae nelle facce
Di chi passa alza la testa
Non sente e chiede niente.

 

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