3-4 Gennaio 2011 – Adriana Gloria Marigo

Occhi, luogo privilegiato attraverso il quale s’affaccia lo scambio con l’Altro. Occhi, spazio dell’ambiguità di una relazione in cui lo sguardo non è mai il dato scontato della relazione. Ma il volto approda alla terra, e passando dall’occhio, forse, tenta la via della ricomposizione.

 

3-4 Gennaio 2011

Nel sottobosco dei tuoi occhi

s’adagiarono ombre vaghe

inclusioni di tempesta

spore d’amore giacquero

in calma di vento sul fondale

di menzogna del tuo volto.

Non seppi dirti novella

neppure accennare a un’aria di

adagio o l’ovvia domanda,

trapassata io a stalattite.

Nei tuoi occhi vidi nascondigli

mute di cani a insidiare

l’astuzia della volpe

sulle rovine un fumo acre

a ottundere il sole d’inverno.

Fuggii alle radici

fin dentro la terra

a ricompormi di linfe

sillabare echi sul tuo sguardo franto.

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