Alcuni artisti hanno “giocato” molto sui travestimenti assumendo diversi ruoli e personalità, a tal proposito ricordiamo Cindy Sherman, fotografa e pioniera nell’utilizzo dell’immagine e della persona “usa e getta”. Le fotografie della donna sono il ritratto di se stessa, nelle quali appare travestita recitando un ruolo. L’ambiguità narrativa è parallela all’ambiguità di se stessa, poiché Cindy Sherman è sia attrice che creatrice della foto. Le immagini create sono tutte riguardanti alcuni stereotipi femminili.
Nel ciclo “A Play of Selves” lavora (richiamando lo stile di Duchamp) sul cambiamento di identità e sull’analisi delle definizioni dell’apparenza e del genere dettate dai fotografi. Compare sola nelle sue fotografie, giocando con travestimenti, amatorialità e ricerca di se stessi intesi come diverse entità, rimandando alla fragilità dell’“Io” di fronte ai meccanismi di identificazione e di riconoscimento sociale.
https://youtu.be/lxxvGRW2wog
Sara Lombardo
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