
Non si riduce a un SopranNome, il Nickname. Sotto la maschera che ci fa accedere anonimi alla rete, celiamo ed esibiamo al contempo identità perse, strappate, dubbie, in evoluzione. È una volontà di dire qualcosa in silenzio, protetti da un Sopra, che ci spinge a darci un nuovo Nome, che rivela più di quanto nasconde. Il volto reso doppio può infatti realizzare parti dell’Io che altrimenti rimarrebbero incastrate nel nostro foro interiore, prese nel processo senza appello della nostra identità mondana. L’identità virtuale, sotto le sembianze di una fuga dal reale, non nasconde forse una dirompente potenza di libera affermazione di desideri da reprimere, cancellare, dimenticare, trasformare?
A voi affidiamo il compito di rappresentare questa ambiguità del doppio: che sia collezione di maschere o nucleo proteiforme del nostro vero Io, l’ideale infinità delle nostre identità sfugge ancora a uno sguardo catalogante, per lasciarsi catturare pienamente solo dall’arte. Approfittiamone per rappresentare la fecondità dei molteplici Nomi, scoprendoli come trucco del volto, ma anche simbolo di identità reali.
Scadenza per l’invio dei materiali fissata al 01/09 p.v.
Per ulteriori informazioni e per sottoporre i vostri contributi potete scrivere a: diwalirivistacontaminata@gmail.com
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