La nostra rubrica l’abbiamo già presentata, senza mai veramente presentarla. Perché siamo convinti che continua a presentersi da sé, nello svolgersi stesso dell’inchiesta sul nostro artista. Ma una precisazione preliminare ci sembra necessaria: non è un’inchiesta. Piuttosto si direbbe un’intervista. Deliberatamente abbiamo messo in atto un détournement semantico, che disarticola e riconfigura il rapporto tra significante e significato. La nuova forma dell’inchiesta, all’apparenza intervista, emergerà in superficie; gli incerti intenti costituiranno la trama del testo, mentre le ragioni andranno guadagnate nelle profondità dell’interrogazione. Tenteremo di non intervistare Davide La Greca: nostro intento è fare un’inchiesta sulla sua arte attraverso la sua parola, sulla sua vita attraverso i suoi lapsus… Al bando le domande ordinarie, la costruzione giornalistico-pubblicitaria: compiremo i primi passi per un’inchiesta inquieta e inquietante. Con tutte le inevitabili ricadute nella trita banalità.
“Costruire una relazione significa creare del tempo di qualità: serve la totale attenzione e passione. Uso le corde per costruire una connessione tra due persone, e insegno come farlo. Bondage è unire due pensieri e due anime, usando i nodi, creando un flusso continuo di emozioni senza parole.”
Davide La Greca
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