Il dodicesimo InMobile

VISIONI DAL MONDO: GUARDARE, VEDERE, PERCEPIRE, CONOSCERE

 

“La visione è l’arte di vedere cose invisibili”

Jonathan Swift

 

L’impressione, l’impatto immediato con il mondo esterno produce un effetto conoscitivo ed emotivo forte, seppur momentaneo.
Da qui scaturiscono una serie di azioni e reazioni a catena per cui partendo, appunto, dagli occhi, da ciò che viene guardato, osservato e carpito nell’immediato, si passa, poi, alla conoscenza di ciò che si è visto e, molto spesso, anche di sé stessi.
Visione e conoscenza di ciò che ci circonda parte proprio dall’iride, dalla funzione che essa ha nel regolare la quantità di luce che colpisce la retina sia per motivi di salvaguardia verso la retina stessa che per una migliore visione in quanto, in condizioni di forte luminosità, la restrizione della pupilla garantisce un aumento della profondità di fuoco dei mezzi diottrici e una diminuzione delle aberrazioni.
I grandi artisti impressionisti hanno basato la propria poetica proprio sulla percezione dell’occhio umano che, attraverso la sua capacità di elaborazione di luce e colori, distingue le forme e lo spazio in cui le immagini sono collocate.
La pittura en plein air, il cogliere degli artisti solo e soltanto la realtà sensibile, occupandosi solo dei fenomeni ottici della visione e della loro immediatezza che la visione diretta fornisce, crea opere in cui l’attimo è rappresentato in maniera precisa e puntuale.
Da un approccio, quindi, estremamente scientifico si passa alla visione intesa come modo di conoscere sé stessi, il proprio modo di interiorizzare le sensazioni provocate dal mondo esterno.
La mente visionaria dell’artista, così come l’uomo comune, è colma di una serie di percezioni che diventano conoscenza in quanto elaborazione, secondo il proprio modo di sentire, di quello che è più affine; è un po’ come l’iridescenza: proprietà ottica di alcune superfici che, illuminate, assumono un ventaglio di tonalità differenti in base all’angolo di osservazione.
Il passaggio quasi immediato e l’ascesa alla conoscenza, dopo aver visto, osservato, assimilato, apporta quella consapevolezza dei propri aspetti interiori che, spesse volte, non si pensava di possedere. Dall’esterno all’interno, una continua ed incessante osmosi e scambio infinitesimale ed impercettibile di ciò che ci circonda, permettono al nostro “io” di mantenersi vivo ed operoso forgiando il proprio modo di essere nel mondo e per il mondo.
Le videoinstallazioni selezionate, portano a toccare i diversi aspetti della visione e delle visioni , giocando su ciò che è esterno a noi e ciò che è interno. Gli artisti selezionati provengono da contesti diversi, proponendo il loro modo di vedere il mondo.

Sara Lombardo

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*